Biografia

Stefano Parisse

Nato a Roma, inizia gli studi musicali con Ermi Santi e sotto la sua guida ottiene il diploma in pianoforte.

Studia Direzione d’Orchestra con Massimo Pradella e compie un apprendistato in produzioni del Teatro dell’Opera di Roma dirette da Nello Santi, Donato Renzetti, Renato Palumbo, Gianluigi Gelmetti; consegue il diploma della Scuola Sperimentale di Lettura della Partitura Principale presso il Conservatorio “S. Cecilia”con Andrea Baggioli.

Perfeziona la sua formazione partecipando a masterclass di direzione d’opera, lettura dello spartito, musica da camera.

L’attività concertistica come pianista e direttore rispecchia la vastità degli interessi musicali e lo vede affrontare con rigore stilistico programmi che vanno dal rinascimento al novecento storico.

Dirige in forma di concerto la prima esecuzione russa in tempi moderni de “La Finta Amante” di Giovanni Paisiello alla Filarmonica di San Pietroburgo, si esibisce al 39° Festival di Musica Barocca di Viterbo, incide per la Radiotelevisione Italiana.

Suona a Roma all’Università “La Sapienza”, nella Sala Accademica del Conservatorio S. Cecilia, al teatro Palladium, al teatro Ghione. Su invito di Alitalia si esibisce al pianoforte in sedi insolite come gli aeroporti di Roma e L’Aquila.

Direttore di coro

In veste di direttore di coro appare nelle principali basiliche romane; con l’ensemble “Renaissance” approfondisce l’analisi e lo stile vocale della musica polifonica antica.

Conferenze e concerti RAI

Tiene conferenze e lezioni-concerto; per la Radiotelevisione Italiana parla dei compositori operanti a Roma nel cinque -seicento.

Accompagna al pianoforte Masterclass tenute da Lev Klychkov (Primo violino della Filarmonica di San Pietroburgo, Alfonso Ghedin (Prima Viola dell’ Accademia Nazionale di Santa Cecilia), Michele Tisei (Violino, allievo di Nina Beilina), Rosa Lamoreaux (Canto Barocco), Doris  Andrews (Canto).

L’Annuario EDT dell’Opera in Italia 2009 riporta la sua esecuzione della versione pianistica originale dell’opera da camera di Emmanuel Chabrier “Une éducation manquée”; la rivista scientifica internazionale “Gerbertus” i recitals solistici del 2012-2013 all’università “La Sapienza”.